BILANCIO SOCIALE 2022

 





FOCUS 125


SOCIETA' COOPERTIVA SOCIALE

BILANCIO SOCIALE AL 31/12/2022













Premessa/Introduzione


Il bilancio sociale è uno strumento di informazione e trasparenza al quale sono tenute le imprese sociali ed altri enti di Terzo settore (Ets) per mettere a disposizione degli stakeholder (lavoratori, associati, cittadini, pubbliche amministrazioni, ecc.), secondo modalità definite dalle linee guida, informazioni circa le attività svolte e i risultati sociali conseguiti dall’ente nell’esercizio.

Il bilancio sociale è al tempo stesso uno strumento utile all’impresa sociale per la valutazione e il controllo dei risultati conseguiti, potendo così contribuire a una gestione più efficace e coerente con i valori e la missione dell’ente.

CHI COINVOLGE/CHI ESCLUDE

Tutte le imprese sociali sono tenute alla redazione e pubblicazione del bilancio sociale.; anche le cooperative sociali, imprese sociali di diritto, devono adempiere a tale obbligo.

Oltre alle imprese sociali, il codice del Terzo settore prevede l’obbligatorietà del bilancio sociale per gli altri enti del Terzo settore con ricavi, rendite, proventi o entrate comunque denominate superiori ad 1 milione di euro e per i centri di servizio per il volontariato, indipendentemente dalle dimensioni economiche della loro attività.

Ovviamente anche altri Ets, pur non essendo obbligati, possono redigere e pubblicare il bilancio sociale (per propria autonoma scelta, per richiesta di un finanziatore, ecc.) nel caso in cui tale documento risulti conforme alle linee guida in materia di bilancio sociale degli Ets potrà essere ufficialmente denominato “Bilancio sociale predisposto ai sensi dell’art. 14 del decreto legislativo n. 117/2017”.

COME FUNZIONA

Il bilancio sociale è redatto dall’Ets secondo le linee guida adottate con decreto Decreto del Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali del 4 luglio 2019 “Adozione delle Linee guida per la redazione del bilancio sociale degli enti del Terzo settore”.

Tali linee guida intervengono su alcuni principi di redazione del bilancio sociale:

  • completezza: vanno identificati tutti i principali stakeholder e, quindi, inserite solamente le informazioni rilevanti per la comprensione della situazione e dell’andamento dell’ente e degli impatti economici, sociali e ambientali della sua attività, o che comunque potrebbero influenzare le valutazioni e le decisioni degli stakeholder;

  • rilevanza: inserire senza omissioni tutte le informazioni utili ad una valutazione da parte degli stakeholder;

  • trasparenza: vanno chiariti i criteri utilizzati per rilevare e classificare le informazioni;

  • neutralità: le informazioni vanno rappresentate in modo imparziale, documentando quindi aspetti positivi e negativi;

  • competenza di periodo: vanno documentati attività e risultati dell’anno di riferimento;

  • comparabilità: vanno inseriti, per quanto possibile, dati che consentano il confronto temporale (come un certo dato varia nel tempo) e spaziale (confrontando il dato con quello di altri territori o enti)

  • chiarezza: è necessario un linguaggio accessibile anche a lettori privi di specifica competenza tecnica;

  • veridicità e verificabilità: va fatto riferimento alle fonti utilizzate;

  • attendibilità: è necessario evitare sovrastime o sottostime e presentare dati incerti come se fossero certi;

  • autonomia: laddove sia richiesto a soggetti terzi di collaborare alla redazione del bilancio, ad essi va garantita autonomia e indipendenza nell’esprimere giudizi.

Accanto a tali principi, le linee guida individuano i contenuti minimi che ciascun bilancio sociale deve contenere, definendo così la struttura dei capitoli che lo compongono, ossia:

  • metodologia adottata: criteri di redazione del bilancio ed eventuale modifica dei criteri rispetto agli anni precedenti;

  • informazioni generali sull’ente: anagrafica, area territoriale e ambito di attività, missione, relazione con altri enti e informazioni sul contesto di riferimento;

  • governance: dati su base sociale e sistema di governo e di controllo dell’ente, aspetti relativi alla democraticità interna e alla partecipazione, identificazione degli stakeholder; alle imprese sociali diverse dagli enti religiosi e dalle cooperative a mutualità prevalente è inoltre richiesto di descrivere le modalità di coinvolgimento dei lavoratori e degli utenti; le cooperative a mutualità prevalente (e quindi tutte le cooperative sociali) assolvono già di per sé questo obbligo attraverso i meccanismi di coinvolgimento tipici della forma cooperativa;

  • persone: consistenza e dati di dettaglio su lavoratori e volontari, contratti di lavoro adottati, attività svolte, struttura dei compensi (tra cui i dati sui differenziali retributivi, documentando che la retribuzione più alta non è maggiore di più di otto volte rispetto alla più bassa) e modalità di rimborso ai volontari. In particolare, sono previste forme di pubblicità specifica per i compensi ad amministratori e dirigenti;

  • attività: informazioni quantitative e qualitative sulle attività realizzate, sui destinatari diretti e indiretti e per quanto possibile sugli effetti, indicando il raggiungimento o meno degli obiettivi programmati e i fattori che ne hanno facilitato o reso difficile il conseguimento. Vanno indicati gli elementi che rischiano di compromettere il raggiungimento delle finalità dell’ente e le azioni messe in atto per contrastare tale evenienza;

  • situazione economica e finanziaria: provenienza delle risorse economiche, con separata indicazione dei contributi pubblici e privati, informazioni sulle attività di raccolta fondi, eventuali criticità gestionali e azioni intraprese per mitigarle;

  • altre informazioni: contenziosi, impatto ambientale (se pertinente), informazioni su parità di genere, rispetto dei diritti umani, prevenzione della corruzione;

  • monitoraggio svolto dall’organo di controllo: modalità di effettuazione ed esiti.

CASI SPECIFICI

I gruppi di imprese sociali devono redigere e depositare il bilancio sociale (oltre che il bilancio di esercizio) in forma consolidata rappresentando in modo unitario, a cura dell’impresa capogruppo, gli esiti sociali derivanti dall’azione dell’insieme delle imprese che lo compongono.

OBBLIGHI E DIVIETI

Le imprese sociali devono depositare il bilancio sociale presso il registro delle imprese, contestualmente al bilancio di esercizio, e pubblicarlo sul proprio sito internet.

I sindaci, organo di controllo interno, attestano che il bilancio sociale sia stato redatto in conformità alle linee guida ministeriali.

Inoltre l’impresa sociale deve dare conto, nell’ambito del bilancio sociale, del rispetto del limite massimo di differenza retributiva tra lavoratori dipendenti posto dalla legge: tale differenza non può essere superiore al rapporto uno a otto, da calcolarsi sulla base della retribuzione annua lorda. Anche gli altri enti del Terzo settore devono dare conto del rispetto di tale limite di differenza retributiva, indicandolo nel bilancio sociale o nella relazione di missione.

Le imprese sociali devono dare altresì conto, nell’ambito del bilancio sociale, delle forme di coinvolgimento di lavoratori, utenti e altri stakeholder, da attuarsi in conformità al proprio statuto e/o regolamento. Tale incombenza diviene superflua per le imprese sociali costituite in forma di cooperativa a mutualità prevalente, dal momento che tale configurazione già di per sé assicura la piena partecipazione degli associati coinvolti nello scambio mutualistico.

COSA CAMBIA/COSA INTRODUCE

Per le imprese sociali diverse dalle cooperative sociali sono parzialmente modificate le informazioni da inserire nel bilancio sociale.

Per le cooperative sociali, così come per tutti gli altri Ets interessati, la redazione e la pubblicazione del bilancio sociale non rappresentava un obbligo prima della riforma.

NORMATIVA E ATTI DI RIFERIMENTO

Decreto legislativo 3 luglio 2017, n. 117 “Codice del terzo settore”: art. 14, 16, 30, 39, 60

Decreto legislativo 3 luglio 2017, n. 112 “Revisione della disciplina in materia di impresa sociale”: artt. 9-10.

Circolare del ministero del lavoro e delle politiche sociali n. 34 del 29 dicembre 2017 del Ministero del lavoro “Codice del Terzo settore. Questioni di diritto transitorio. Prime indicazioni”

Decreto del ministro del Lavoro e delle Politiche sociali del 4 luglio 2019 “Adozione delle Linee guida per la redazione del bilancio sociale degli enti del Terzo settore.”, G.U. Serie Generale n. 186 del 9 agosto 2019”

Nota del ministero del lavoro e delle politiche sociali n. 2491 del 22 febbraio 2018 “D. Lgs. 112/2017. Quesiti in materia di cooperative sociali.”

ENTRATA IN VIGORE

L’obbligo di redigere il bilancio sociale per gli Ets a ciò tenuti è scattato a partire dal primo esercizio successivo a quello in corso al 9 agosto 2019 (data di pubblicazione in Gazzetta ufficiale del D. m. 4 luglio 2019): per gli enti che hanno l’esercizio finanziario coincidente con l’anno solare, l’obbligo è quindi scattato dal 1° gennaio 2020 per il bilancio sociale del 2020 (che sarà approvato nel 2021).

Le imprese sociali (ad esclusione delle società cooperative, che sono imprese sociali di diritto sono già tenute, in forza della previgente normativa, alla presentazione del bilancio sociale secondo le linee guida approvate nel 2008 dalla Agenzia per il Terzo settore; a partire dalla redazione del bilancio relativo all’esercizio 2020 (quindi nella primavera 2021), le imprese sociali (comprese le cooperative sociali) dovranno redigere il bilancio sociale sulla base delle nuove linee guida ministeriali.



DORIA LILIANA

Presidente Focus Engineering Soc coop sociale
























2. NOTA METODOLOGICA E MODALITA’ DI APPROVAZIONE, PUBBLICAZIONE E DIFFUSIONE DEL BILANCIO SOCIALE

Il Bilancio Sociale rappresenta uno strumento di pianificazione e di programmazione strategica, oltre che un mezzo di valutazione del raggiungimento degli obiettivi attraverso l'impatto sociale.

La sua funzione è espletata in riferimento ai seguenti obiettivi:

aggiornare gli stakeholder

stimolare processi interattivi

promuovere la partecipazione

mostrare come identità e valori influenzano le scelte

spiegare aspettative e impegni

interagire con la comunità di riferimento

rappresentare il valore aggiunto.

La redazione del Bilancio Sociale avviene secondo una metodologia partecipata che coinvolge le strutture di linea e di staff delle Cooperativa, con particolare riguardo all’Unità Programmazione e Controllo e all’Area Sviluppo. A fini di comunicazione e a fini commerciali il documento redatto trova poi una riformulazione sintetica e maggiormente d’impatto nell’ambito della Comunicazione Economica e Sociale, presentata nell’ambito dell’Assemblea Soci e diffusa presso i committenti e i contesti territoriali in cui la Cooperativa si trova a operare.





















3. INFORMAZIONI GENERALI SULL’ENTE

Informazioni generali:

Nome dell’ente FOCUS 125 SOC COOP SOCIALE

Codice fiscale 03163420734

Partita Iva 03163420734

Forma giuridica COOPERATIVA SOCIALE

Indirzzo sede legale VIA VENETO 125 – 74121 TARANTO

Ulteriori sedi e unità locali ……………………………………………..

N iscrizione albo cooperative C126704

N telefono ……………………………………………..

Mail focus125@gmail.com

Pec focus125@pec.it

Web ……………………………………………..

Codice ateco 88.10.00



Aree territoriali di operatività

La Cooperativa opera prioritariamente nei territori di provincia di Taranto

Valori e finalità perseguite (missione dell'ente – come da statuto/atto costitutivo)

La Cooperativa è retta e disciplinata secondo il principio della mutualità senza fini di speculazione privata ed ha lo scopo di perseguire l'interesse generale della comunità alla promozione umana e all'integrazione sociale dei cittadini, soci e non soci, mediante l'utilizzo razionale delle risorse umane e materiali a disposizione.

Essa si propone la gestione in forma di impresa dei servizi socio-educativi e culturali di cui al successivo articolo 4 nei confronti di persone svantaggiate come previsto dalla L 381/91 lett a).

Per il raggiungimento del presente scopo mutualistico, i soci instaurano oltre ad un rapporto associativo, un ulteriore rapporto mutualistico di lavoro con la cooperativa, in forma subordinata o autonoma, ovvero in qualsiasi altra forma consenta la legislazione italiana, secondo quanto previsto

dall’apposito regolamento interno.

I rapporti tra cooperativa e soci sono disciplinati da apposito regolamento redatti ai sensi della legge n. 142/2001, approvato dall’assemblea dei soci, che determina i criteri e le regole inerenti lo svolgimento dell’attività mutualistica tra la cooperativa e i soci.

La cooperativa potrà operare anche con i terzi non soci, e svolgere la propria attività avvalendosi anche delle prestazioni lavorative di soggetti terzi non soci.

Le modalità di svolgimento delle prestazioni lavorative dei soci sono disciplinate da un apposito regolamento approvato ai sensi di legge e del vigente statuto.

Per quanto riguarda I rapporti mutualistici, la cooperativa rispetta il principio della parità di trattamento tra I soci cooperatori.

La cooperativa può operare anche con terzi non soci.



Attività statutarie individuate e oggetto sociale (art. 5 DL n. 117/2017 e/o all'art. 2 DL legislativo n. 112/2017 o art. 1 l. n. 381/1991)



La cooperative, in relazione agli scope sociali e ai requisiti e agli interessi dei soci, ha come oggetto:

  • gestione di strutture sanitarie e di assistenza sociale quali: ospedali e case di cura, case di cura per lunga degenza, ambulatori e poliambulatori del servizio sanitario nazionale, centri diurni per disabili e anziani e persone con situazioni di disagio e svantaggio psico/fisico, ospedali di comunità, residenze per cure palliative (HOSPICE)

  • strutture di assistenza infermieristica residenziae per anziani, RSA, RSSA, centro residenziale/semi residenzale per i disturbi del comportamento alimentare, centri terapecuci speciali, Ser.D., attività riabilitative, anche domiciliari, e gstione di centro riabilitazione ambulatoriale, riabilitazioni funzionali dei soggetti portatori di disabilità ficiche, psichiche e sensoriali;

  • strutture di assistenza residenziale per persone affette da ritardi mentali, distuurni menttali o che abusano di assistenza sociale residenziale, assistenzia sociale non residenziale per minori, anziani e disabili, assistenza diruna per minori, ogni altra ritologia di attività di assistenzaìsociale non residenziale

  • corsi di formazione presso terzi, corsi di formazione e aggiornamento professionale, addestramento del personale e simili

  • formazione in ambito sanitario, ospedaliero, anche attraverso accreditaenti perl'ECm nzionale e regionali nei settori dell'ermergenza e del primo soccorso, nonché della protezione civile

  • istruzione di grado preparatorio: scuole dell'infanzia , scuole spceiali collegate a quelle primarie

  • istruzione primaria; scuole elementari

  • istruzione secondaria di primo grado; scuole medie

  • istruzione secondario di secondo grado di formazione generale; licei

  • altra istruzione econdaria di secondo grado di formazione tecnica, professionale e aziendale

  • istruzione e formazione tecnica superiore (IFTS)

  • istruzione universitaria e post-universitaria: accademie e conservatori

  • corsi sportivi e ricreativi, formazione artistica e culturale

  • scuola e corsi di lingua

Tali attività verranno svolte second principi di mutualità prevalente così come definite dall’art 2512 c.c., potendosi avvalere comunque delle prestazioni lavorative e degli apporti di beni e servizi anche di non soci.



Altre attività svolte in maniera secondaria/strumentale

In considerazione del contest lavorativo in cui la cooperative opera, ossia una struttura sanitaria per anziani non autosufficienti, le attività sono svolte e organizzate al fine di evitare disagi all’utenza e al personale sanitario e socio sanitario della struttura, raccomandando una particolare sensibilità a tutto il personale addetto verso le problematiche sociali.



Collegamento con altri enti del terzo settore

La cooperativa è associata alla Confcooperative Confederazione Coooperative Italiane.



Contesto di rifermento

La cooperativa opera con soggetti diversi che esercitano differenti tipologie di attività d'impresa,

4. STRUTTURA, GOVERNO E AMMINISTRAZIONE

Consistenza e composizione della base sociale/associativa

Numero Tipologia soci

2 Soci cooperatori lavoratori

0 Soci cooperatori volontari

0 Soci cooperatori fruitori

0 Soci cooperatori persone giuridiche

0 Soci sovventori e finanziatori





Sistema di governo e controllo, articolazione, responsabilità e composizione degli organi

Dati amministratori – CDA:

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

Composto di n.3 Consiglieri, quali:


DORIA LILIANA NATA A GROTTAGLIE IL 16/03/1987 RESIDENTE IN TARANTO VIALE UNICEF 32, C.F.: DROLLN87C56E205G – PRESIDENTE CDA

CARELLI VALENTINA NATA IN GERMANIA IL 13/02/1989 RESIDENTE IN TARANTO VIA GOLFO DI TARANTO 9B, CF CRLVNT89B53Z112B – CONSIGLIERE

SICILIANO CARLO NATO A TARANTO IL 06/05/1984 RESIDENTE IN TARANTO IN VIA CALABRIA 3, CF SCLCRL84E06L049T – CONSIGLIERE


È l’organo esecutivo della cooperativa ed è chiamato a esercitare tutti gli atti di ordinaria e straordinaria amministrazione. Gli amministratori operano nell’ottica della collegialità, in caso di parità di voti prevale la proposta fatta del Presidente. Si riportano di seguito gli articoli dello statuto sociale che regolano il funzionamento degli organi sociali.

Art. 20 (Decisioni dei soci)

I soci decidono sulle materie riservate alla loro competenza dalla legge, dal presente atto costitutivo, nonché sugli argomenti che uno o più amministratori o tanti soci che rappresentano almeno un terzo del numero complessivo degli

aventi diritto al voto sottopongono alla loro approvazione.

In ogni caso sono riservate alla competenza dei soci:

a) L'approvazione del bilancio, la ripartizione del ristorno

e la distribuzione degli utili;

b) la nomina dell'organo amministrativo;

c) la nomina nei casi previsti dall'art. 2477 dei Sindaci e

del Presidente del Collegio sindacale o del revisore; d) le modificazioni dello Statuto;

e) la decisione di compiere operazioni che comportano una sostanziale modificazione dell'oggetto sociale o una rilevante modificazione dei diritti dei soci;

f) la nomina dei liquidatori e i criteri di svolgimento della liquidazione;

g) delibera su tutti gli altri oggetti riservati alla sua competenza dalla legge, dal presente Statuto, nonché sugli argomenti che l'Organo amministrativo sottopone alla sua approvazione.

Le decisioni di competenza dei soci sono assunte mediante deliberazione assembleare, con le modalità previste dal presente statuto.

Art. 21 (Assemblee)

La convocazione dell'Assemblea deve effettuarsi mediante ogni mezzo utile ed efficace a garantire la prova dell'avvenuto ricevimento, inviata otto giorni prima

dell'adunanza, contenente l'ordine del giorno, il luogo (nella sede sociale o altrove purché in Italia), la data e l'ora della prima e della seconda convocazione, che deve essere fissata in un giorno diverso da quello della prima.

Art. 22 (Costituzione e quorum deliberativi)

In prima convocazione l'Assemblea, sia ordinaria che straordinaria, è regolarmente costituita quando siano presenti o rappresentati la metà più uno dei voti dei soci aventi diritto al voto.

In seconda convocazione l'Assemblea, sia ordinaria che straordinaria, è regolarmente costituita qualunque sia il numero dei soci intervenuti o rappresentati aventi diritto al voto.

L'Assemblea delibera a maggioranza assoluta dei voti, su tutti gli oggetti posti all'ordine del giorno.

Art. 23 (Votazioni)

Per le votazioni si procederà normalmente col sistema della alzata di mano, salvo diversa deliberazione dell'Assemblea.

Le elezioni delle cariche sociali saranno fatte a maggioranza relativa, ma potranno avvenire anche per acclamazione.

Art. 24 (Voto)

Nelle Assemblee hanno diritto al voto coloro che risultano iscritti nel libro dei soci da almeno 90 (novanta) giorni e che non siano in mora nei versamenti delle quote

sottoscritte.

Ciascun socio persona fisica ha un solo voto, qualunque sia l'ammontare della sua partecipazione.

I soci che, per qualsiasi motivo, non possono intervenire personalmente all'Assemblea, hanno la facoltà di farsi rappresentare, mediante delega scritta, soltanto da un altro socio avente diritto al voto, appartenente alla medesima categoria, e che non sia Amministratore o dipendente. Ciascun socio non può rappresentare più di un socio.

La delega non può essere rilasciata con il nome del rappresentante in bianco.

Art. 25 (Presidenza dell'Assemblea)

L'Assemblea è presieduta dall'Amministratore unico o dal presidente dell'Organo amministrativo ed in sua assenza dal vice presidente, ed in assenza anche di questi, dalla persona designata dall'Assemblea stessa, col voto della maggioranza dei presenti.

Essa provvede alla nomina di un segretario, anche non socio. La nomina del segretario non ha luogo quando il verbale è redatto da un notaio.

Art. 26 (Consiglio di amministrazione)

La Società è alternativamente amministrata, con scelta da adottarsi dalla decisione dei soci al momento della loro nomina, da un Amministratore unico o da un Consiglio di Amministrazione.

Qualora la decisione dei soci provveda ad eleggere un Consiglio di amministrazione, lo stesso sarà composto da tre Consiglieri.

L'Amministratore unico o la maggioranza dei componenti il Consiglio di amministrazione è scelta tra i soci cooperatori.

Gli amministratori restano in carica per il periodo determinato dai soci al momento della nomina.

Quando non vi abbia già provveduto l'Assemblea all'atto della nomina, il Consiglio elegge nel suo seno il Presidente ed il Vice Presidente.

Art. 27 (Competenze degli Amministratori)

Gli Amministratori sono investiti dei più ampi poteri per la gestione della Società, esclusi solo quelli riservati all'Assemblea dalla legge.

A puro titolo esemplificativo l'organo amministrativo:

- delibera sull'ammissione, recesso o esclusione dei soci;

- cura l'esecuzione delle deliberazioni dell'assemblea;

- redige i regolamenti interni da sottoporre all'approvazione dell'Assemblea dei soci;

- nomina i direttori, conferiscono procure, sia generali che speciali;

- delibera l'adesione della società ad altre cooperative, a consorzi di cooperative o ad altri organismi federativi e consortili, la cui azione possa tornare utile alla

cooperativa stessa e ai soci;

- delibera sull'apertura di conti correnti bancari e postali;

- redige il bilancio annuale di esercizi indicando, ai sensi dell'art. 2 della L. 59/92, nella relazione sulla gestione di accompagnamento al bilancio, i criteri seguiti nella gestione sociale per il conseguimento degli scopi statutari;

- documenta nella nota integrativa al bilancio i dati relativi alla prevalenza mutualistica. L'Organo amministrativo può delegare parte delle proprie attribuzioni, ad eccezione delle materie previste dall'art. 2381 c.c., dei poteri in materia di ammissione, recesso ed esclusione dei soci e delle decisioni che incidono sui rapporti mutualistici con i soci, ad uno o più dei suoi componenti, oppure ad un Comitato esecutivo formato da alcuni dei suoi componenti, determinandone il contenuto, i limiti e le eventuali modalità di esercizio della delega.

Ogni 90 (novanta) giorni gli organi delegati devono riferire all'Organo amministrativo e al Collegio sindacale sul generale andamento della gestione e sulla sua prevedibile evoluzione, nonché sulle operazioni di maggior rilievo, in

termini di dimensioni o caratteristiche, effettuate dalla Cooperativa e dalle sue controllate.

Art. 28 (Convocazioni e deliberazioni)

L'Organo amministrativo è convocato dal Presidente tutte le volte nelle quali vi sia materia su cui deliberare, oppure quando ne sia fatta domanda da almeno un terzo degli Amministratori.

La convocazione è fatta dal Presidente a mezzo lettera, fax, e-mail, posta certificata, da spedirsi non meno di tre giorni prima dell'adunanza e, nei casi urgenti, a mezzo telegramma, in modo che gli Amministratori ed i Sindaci effettivi ne siano informati almeno un giorno prima della riunione.

Le adunanze dell'Organo amministrativo sono valide quando vi intervenga la maggioranza degli Amministratori in carica.

Le deliberazioni sono prese a maggioranza assoluta dei voti.

Art. 29 (Compensi agli Amministratori)

Spetta all'Assemblea determinare i compensi dovuti agli Amministratori e ai membri del Comitato esecutivo, se nominato. Spetta all'Organo amministrativo, sentito il parere del Collegio sindacale, determinare il compenso dovuto agli Amministratori investiti di particolari cariche.

Art. 30 (Rappresentanza)

L'Amministratore unico o il presidente dell'Organo amministrativo hanno la rappresentanza della Cooperativa di fronte ai terzi e in giudizio. L'Amministratore unico o il Presidente sono autorizzati a riscuotere, da pubbliche amministrazioni o da privati, pagamenti di ogni natura ed a qualsiasi titolo, rilasciandone liberatorie quietanze.

Essi hanno anche la facoltà di nominare avvocati e procuratori nelle liti attive e passive riguardanti la Società davanti a qualsiasi autorità giudiziaria e amministrativa, ed in qualunque grado di giurisdizione.

In caso di assenza o di impedimento del Presidente, tutti i poteri a lui attribuiti spettano al Vice presidente.

L'Amministratore unico o Presidente, previa apposita delibera dell'Organo amministrativo, potrà conferire speciali procure, per singoli atti o categorie di atti, ad altri Amministratori oppure ad estranei, con l'osservanza delle norme legislative vigenti al riguardo.



Tipologia organo di controllo

Art. 31 (Organo di controllo)

Il Collegio sindacale, nominato se obbligatorio per legge o se comunque nominato dall'Assemblea, si compone di tre membri effettivi, eletti dall'Assemblea.

Devono essere nominati dall'Assemblea due Sindaci supplenti.

Il Presidente del Collegio sindacale è nominato dall'Assemblea.

I Sindaci restano in carica per tre esercizi e scadono alla data dell'Assemblea convocata per l'approvazione del bilancio relativo al terzo esercizio della carica.

Essi sono rieleggibili.

La retribuzione annuale dei Sindaci è determinata dall'Assemblea all'atto della nomina, per l'intero periodo di durata del loro ufficio.

Il Collegio Sindacale esercita anche il controllo contabile ed è quindi integralmente composto dai revisori contabili iscritti nel Registro istituito presso il Ministero della Giustizia.


Democraticità della struttura e partecipazione alla vita associativa degli associati alla vita dell’ente

La vita associativa si svolge in differenti forme e contesti. In prima battuta essa risiede nel lavoro comune finalizzato alla crescita e al benessere dell’organizzazione, che vede fra i perni della propria azione sociale la creazione di lavoro qualificato, sicuro e sostenibile per i propri soci, oltre che per i dipendenti. La partecipazione ai momenti assembleari istituzionali, a fronte di un’ampia estensione territoriale, è promossa tramite incontri di carattere preassembleari con i soci prima dell’l’assemblea per anticipare/descrivere o relazionare aspetti ritenuti di particolare interesse e complessità. Ogni socio, inoltre, ha accesso diretto alla dirigenza e al CDA qualora lo ritenga necessario.



Mappatura dei principali stakeholder

Si distinguono per tipologia i principali stakeholder e le loro modalità di coinvolgimento

Personale

Il coinvolgimento del personale è garantito dal coordinamento dei servizi, dalle riunioni professionali di equipe e dalle numerose occasioni formative o di confronto tecnico condotte nei diversi settori della Cooperativa.

Soci

Oltre alla partecipazione giocata sui canali professionali, i lavoratori che sono soci della Cooperativa prendono parte ai momenti assembleari e alle numerose occasioni di partecipazione sociale già prima descritte.

Finanziatori

La Cooperativa opera in partnership con Fondazioni e altri analoghi Enti finanziatori nella coprogettazione di interventi territoriali a taglio sociale e sperimentale.

Clienti/Utenti

Sia rispetto agli enti pubblici, principali clienti, sia rispetto alle famiglie a agli utenti stessi, l'approccio che caratterizza Marta è quello della coprogettazione, incentrato sul coinvolgimento attivo tanto dei decisori e degli enti territoriali quanto dei cittadini, delle famiglie e dei singoli che si avvalgono dei nostri servizi.

Fornitori

Negli anni la partecipazione dei fornitori è stata raffinata e promossa tramite l'individuazione di una filiera di fornitori qualificati che, per questo, hanno potuto essere coinvolti maggiormente nell'ambito della Cooperativa a partire da rapporti di fidelizzazione e di ricerca di sviluppi comuni.

Pubblica Amministrazione

Anche rispetto ai committenti la nostra Cooperativa fa largo uso dello strumento della coprogettazione, tramite la ricerca e l'analisi congiunta dei bisogni territoriali e la progettazione partecipata di servizio o interventi specifici.

Collettività

Numerose sono le iniziative socioculturali a favore del coinvolgimento della cittadinanza e della collettività, oltre alla rendicontazione sociale annuale che la nostra cooperativa opera tramite lo strumento del Bilancio Sociale e della sua diffusione tramite diversi canali.


Valori dell’ente


Lo stile di lavoro della nostra Cooperativa può essere riassunto in tre concetti fondamentali:

Integrazione: attraverso la collaborazione con gli Enti Pubblici, la sinergia e il lavoro di rete con il terzo settore, il nostro impegno è volto alla realizzazione di progetti di cura finalizzati all’eliminazione delle forme di esclusioni e emarginazione sociale;

Progettualità: per progettualità intendiamo la capacità di riconoscere i bisogni delle persone, di approntare strumenti e metodologie d’intervento in grado di far fronte alle necessità in tempo reale. Per le stesse motivazioni, realizziamo progetti differenziati e percorsi individuali allo scopo di migliorare l’autonomia e la contrattualità sociale delle persone;

Servizi alle persone: il fatto di essere un’organizzazione che fornisce “servizi alla persona” comporta un atteggiamento di dialogo e di ascolto nei confronti delle persone con le quali si instaura una relazione.


Questa forma di gestione è considerata una caratteristica irrinunciabile per la valorizzazione delle risorse e delle capacità di ciascuno.

In particolare, gli obiettivi generali che la Cooperativa intende perseguire nell’ambito delle proprie attività sono:


Valorizzazione delle risorse umane: Promuovere una partecipazione attiva delle stesse alla vita aziendale favorendo la loro fidelizzazione e la loro soddisfazione, tanto in campo professionale quanto umano, in modo tale da garantire l’offerta di un servizio migliore;



Dignità del lavoratore: Assicurare il rispetto delle normative sul lavoro, dal punto di vista economico-amministrativo, della salute e sicurezza, dello sviluppo professionale e dell’assenza di ogni discriminazione;

Centralità dell’utente: Basare le scelte operative e programmatiche sull’ascolto delle istanze manifestate e dei bisogni manifestati dall’utenza e in più in generale dalla comunità;



Qualità dei servizi offerti: Garantire la presenza e il rispetto di alcuni criteri:

- Professionalità e motivazione del personale impiegato;

- Elaborazione ed attivazione di interventi personalizzati;

- Rilevazione del grado di soddisfazione degli utenti;

- Efficacia degli interventi;

- Riservatezza e tutela della privacy;

- Imparzialità.



Etica: Rispettare i codici deontologici professionali e quello della privacy;



Trasparenza: Rendere accessibili le informazioni le informazioni mediante una comunicazione istituzionale che consente a tutti gli stakeholders di conoscere le scelte compiute dalla cooperativa. Il Bilancio Sociale, il Manuale della Qualità e la Carta dei Servizi Sociali sono strumenti pensati anche in tal senso;



Lavoro in rete: Ricercare e favorire la costruzione di rete con tutte le realtà interessate e coinvolte nel sociale (enti pubblici, realtà cooperativa e del volontariato, enti formativi, associazioni di categorie, etc.). Una visione della realtà globale e non lineare, eterogenea e non settorializzata è il canale privilegiato per intraprendere i fenomeni sociali e suggerire percorsi educativi o di intervento, alternativi o si supporto;


Territorialità: Elaborare soluzioni in risposta ai bisogni emergenti ed attuati del territorio, partendo dalla conoscenza delle specificità delle dinamiche sociali locali.






5. PERSONE CHE OPERANO PER L’ENTE

Tipologie, consistenza e composizione del personale (retribuito o volontario)


Inserire dati su lavoratori, soci e non soci, figure professionali e ruolo/competenze

Descrivere se ci sono emolumenti particolari/rimborsi ecc, specie per i volontari.


Tipoligie di contratti di lavoro

N tempo determinato full time part time

0 0

di cui maschi 0 0

di cui femmine 0 1

N tempo indeterminato full time part time

0 0

di cui maschi 0 0

di cui femmine 0 0

N autonomi

…. ….

di cui maschi 0 ….

di cui femmine 0 ….

CCNL applicato ai lavoratori: CCNL cooperative sociali


Attività di formazione e valorizzazione realizzate

La cooperative promuove un’attività formative costante non solo nei confronti dei lavoratori ma anche di soci non coinvolti nelle attività lavorative in quanto potenzialmente disponibili a nuovi contratti di lavoro.

L’attività formata si basa su uno scambio di informazioni da parte dei lavoratori ma sulla base di esperienze, capacità acquisite e nozioni acquisite in qualsiasi modo, utili alla crescita dell’attività d’impresa.


Natura delle attività svolte dai volontari


I soci volontari svolgono attività di supporto alla normale attività lavorativa della cooperativa, non percepiscono forme di retribuzione proporzionali all’attività prestata.




6. OBIETTIVI E ATTIVITÀ

Dimensioni di valore e obiettivi di impatto

Sviluppo economico del territorio, capacità di generare valore aggiunto economico, attivazione di risorse economiche "comunitarie" e aumento del reddito medio disponibile o della ricchezza netta media pro capite Governance democratica ed inclusiva, creazione di governance multistakeholder (stakeholder engagement) e aumento della presenza di donne/giovani/altre categorie negli organi decisionali

Partecipazione e inclusione dei lavoratori, coinvolgimento dei lavoratori, crescita professionale dei lavoratori e aumento del livello di benessere personale dei lavoratori oppure riduzione dell'incidenza di occupati sovraistruiti I titoli di studio sono mediamente adeguati e non superiori al tipo di mansioni in cui sono inquadrati i lavoratori.

Resilienza occupazionale, capacità di generare occupazione, capacità di mantenere occupazione e aumento del tasso di occupazione 20-64 anni del territorio di riferimento L'azione della Cooperativa sul territorio consente, proporzionalmente al suo sviluppo commerciale, di creare e garantire nuovi posti di lavoro qualificati.

Cambiamenti sui beneficiari diretti e indiretti, miglioramento/mantenimento qualità della vita (beneficiari diretti/utenti) e aumento del livello di benessere personale degli utenti oppure aumento della % di persone soddisfatte per la propria vita Oltre agli specifici progetti di empowerment personale e del nucleo famigliare, numerosi sono gli utenti per i quali è stato possibile garantire un generale innalzamento delle condizioni di qualità della vita, ad esempio in relazione ai disabili e alle loro famiglie.

Qualità e accessibilità ai servizi, accessibilità dell'offerta, qualità ed efficacia dei servizi e costruzione di un sistema di offerta integrato

L'ambito di azione della cooperativa consente la costruzione di un sistema di offerta integrato che spazia fra diversi target di utenza (anziani, disabili, minori e famiglie, prima infanzia, migranti) e di diverse tipologie di servizio


Conseguenze sulle politiche pubbliche, risparmio per la p.a. e aumento delle risorse di natura pubblica da riallocare: Collaborazione a bandi di finanziamento.


Conseguenze sulle politiche pubbliche, rapporti con istituzioni pubbliche e aumento e stabilizzazione dei processi di co-programmazione e co-progettazione: Partecipazione a processi di sperimentazione territoriale in partnership con enti pubblici e reti del Terzo Settore.


Output attività

L'output delle attività è rappresentato dall'empowerment socio-territoriale e dall'incremento della qualità della vita dei lavoratori e soddisfazione degli utenti delle attività



Tipologie beneficiari (cooperative sociali di tipo A)


N. totale Categoria di utenza



soggetti con disabilità fisica e/o sensoriale

soggetti con disabilità psichica

soggetti con dipendenze

soggetti detenuti, in misure alternative e post-detenzione

soggetti con disagio sociale (non certificati)

Anziani

10

Minori


Tipologia attività esterne (Eventi di socializzazione organizzati a contatto con la comunità locale) Numero attività esterne: 0

Tipologia: L'emergenza sanitaria ha imposto il distanziamento sociale e l'annullamento delle attività socializzanti previste.

Outcome sui beneficiari diretti e indiretti e portatori di interesse

L'output delle attività è rappresentato dall'empowerment socio-territoriale e dal soddisfacimento di utenti dei servizi offerti


Possesso di certificazioni di organizzazione, di gestione, di qualità (se pertinenti)


Esplicitare il livello di raggiungimento degli obiettivi di gestione individuati, gli eventuali fattori risultati rilevanti per il raggiungimento (o il mancato raggiungimento) degli obiettivi programmati


La cooperative ritiene di aver raggiunto degli obiettivi soddisfacenti in relazione a fatturato e capacità produttiva, ma auspice al tempo stesso una crescita aziendale tale da poter migliorare anche il livello occupazionale, già messo in difficoltà dalla pandemia.


Elementi/fattori che possono compromettere il raggiungimento dei fini istituzionali e procedure poste in essere per prevenire tali situazioni


La cooperativa opera in un settore fortemente concorrenziale e in un territorio con difficoltà economiche. La durata della pandemia e tutto ciò che ne scaturisce in termini di abitudini delle persone e stili di vita, è sicuramente un fattore di rischio che può compromettere il raggiungimento dei fini istituzionali.


7. SITUAZIONE ECONOMICO-FINANZIARIA

Provenienza delle risorse economiche con separata indicazione dei contributi pubblici e privati

Ricavi e provenienti:


Di seguito si riporta il conto economico dal bilancio abbreviato al 31/12/2022




Di seguto si riporta lo Stato Ptrimoniale dal bilancio abbreviato al 31/12/2022


Costo del lavoro

Non sono presenti soci sovventori


Capacità di diversificare i committenti

La cooperativa non ha un committente principale a fronte di una clientela molto diversificata.


Specifiche informazioni sulle attività di raccolta fondi (se prevista)

La cooperative non prevede attività di raccolta fondi di alcun tipo.



Finalità generali e specifiche delle raccolte effettuate nel periodo di riferimento, strumenti utilizzati per fornire informazioni al pubblico sulle risorse raccolte e sulla destinazione delle stesse


La cooperative non prevede attività di raccolta fondi di alcun tipo.



8. ALTRE INFORMAZIONI NON FINANZIARIE

La COOPERATIVA ha acquisito il Rating di legalità? No

La COOPERATIVA ha acquisito certificazioni di qualità dei prodotti/processi? No


9. MONITORAGGIO SVOLTO DALL’ORGANO DI CONTROLLO SUL BILANCIO SOCIALE (modalità di effettuazione degli esiti)

La cooperativa non ha nominato un organo di controllo in quanto non vi sono i requisiti per la nomina di tale organo.

Osservazioni e proposte in ordine alla approvazione del bilancio

Considerando le risultanze dell’attività svolta viene proposto all’assemblea di approvare il bilancio d’esercizio chiuso al 31 dicembre 2021, così come redatto dagli amministratori


Richiami di informativa

Richiamiamo l’attenzione sugli eventi successivi alla data di chiusura dell’esercizio e derivanti dall’emergenza epidemiologica COVID-19 non hanno influito sull’attività in termini di continuità aziendale, che, ad oggi, non risulta pertanto compromessa. La cooperativa non ha fatto ricorso ad ammortizzatori sociali ordinari e straordinari in rotazione quali il FIS. In tema di tutela della salute del personale interno ed esterno, la cooperativa ha adottato tutte le misure di prevenzione del contagio da Covid-19 così come stabilito dai protocolli emanati dalle autorità governative.

D) Requisiti mutualistici

Lo statuto della società Cooperativa contiene i requisiti mutualistici dell’art. 2514 del Codice Civile e la stessa risulta essere iscritta all’Albo Nazionale delle società cooperative al n.C110633, nella sezione delle cooperative a mutualità prevalente – categoria cooperativa sociale, nonché all’Albo Regionale delle Cooperative Sociali della Puglia nella sezione B al n 732.

La cooperativa aderisce alla Confederazione Confcooperative Italiane ed è soggetta alla revisione annuale da parte dei revisori ai sensi del D.Lgs. 220/2002

Le cooperative a mutualità prevalente devono prevedere nei propri statuti:

a) il divieto di distribuire i dividendi in misura superiore all'interesse massimo dei buoni postali fruttiferi, aumentato di due punti e mezzo rispetto al capitale effettivamente versato;

b) il divieto di remunerare gli strumenti finanziari offerti in sottoscrizione ai soci cooperatori in misura superiore a due punti rispetto al limite massimo previsto per i dividendi;

c) il divieto di distribuire le riserve fra i soci cooperatori;

d) l'obbligo di devoluzione, in caso di scioglimento della società, dell'intero patrimonio sociale, dedotto soltanto il capitale sociale e i dividendi eventualmente maturati, ai fondi mutualistici per la promozione e lo sviluppo della cooperazione.

F.to. Il PRESIDENTE DORIA LILIANA. La sottoscritta "DORIA LILIANA", in qualità di legale rappresentante,

consapevole delle responsabilità penali previste in caso di falsa dichiarazione, attesta, ai sensi dell’art.47 del Dpr 445/2000, la corrispondenza del presente documento a quello conservato agli atti della società.

Esente dall’imposta di bollo ai sensi degli articoli 10 e 17 del D.Lgs 460/97.



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